Page 3 - il racconto di Atack
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In quel momento apparve la volpe.
           "Buon giorno", disse la volpe.

           "Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe,
           voltandosi: ma non vide nessuno.

           "Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..."
           "Chi sei?" domando' il piccolo principe, "sei molto carino..."

           "Sono una volpe", disse la volpe.
           "Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono

           cosi' triste..."
           "Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono

           addomesticata".
           "Ah! scusa", fece il piccolo principe.

           Ma dopo un momento di riflessione soggiunse:
           "Che cosa vuol dire “addomesticare”?"

           […]



           "E' una cosa da molto dimenticata. Vuol dire “creare dei

           legami”..."
           "Creare dei legami?"
           "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che

           un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno

           di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che
           una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi

           addomestichi, noi avremo bisogno l'uno dell'altro. Tu sarai
           per me unico al mondo, e io saro' per te unica al mondo".
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